Panoramica
Due brevi anelli in piano lungo il perimetro di un laghetto creato dall’affioramento dell’acqua di falda in una cava ancora parzialmente attiva. Percorsi ideali per una corsa su tracciati privi di traffico o per una camminata in un luogo (tutto sommato) gradevole.
Un anello principale “alto” di 5 km e uno “basso” e breve di 3.
Chilometraggio
Giro “alto” km 5
Giro “basso” km 3,5
Dislivello positivo
Sostanzialmente pianeggiante
Descrizione tecnica
Per i runner, due anelli che potrebbero essere quelli di una pista di atletica, visto che i percorsi sono chiusi al traffico e il fondo (a tratti sterrato e a tratti asfalto) è omogeneo e compatto e questo favorisce una corsa agevole e sicura.
Per chi cammina, due percorsi in un ambiente tutto sommato ameno, tra alberi (anche se ultimamente molti sono stati tagliati) e “vista-lago”.
Siamo nell’ area di una cava di ghiaia recuperata a centro sportivo dove si svolgono anche competizioni di ciclocross, canottaggio e triathlon.
Gli anelli da noi proposti si sviluppano lungo il perimetro esterno e “alto” dell’area (quello più lungo) e, il più corto, lungo il perimetro del laghetto, a livello dello specchio d’acqua.
In entrambi i casi, il fondo è compatto e mai fangoso anche in periodo di pioggia. Alcuni tratti sono asfaltati.
Consigliamo di lasciare l’auto nel parcheggio sulla destra dell’ entrata, al termine di una breve rampetta in discesa.
Giro alto
Dal parcheggio si risale lungo la rampetta e si tiene la sinistra. Al termine della breve discesa si procede diritti su asfalto costeggiando le piscine al cui ingresso si tiene la sx e si procede costeggiando sempre l’ autostrada (che abbiamo sulla destra) e lasciando sulla sinistra due barchesse.
Dopo un km e mezzo si inizia a costeggiare il laghetto artificiale, e così si farà per altri 3 km e mezzo fino all’ arrivo.
Per seguire questo percorso ,”alto” si costeggia sempre il perimetro esterno dell’ area delle Bandie.
Giro basso
Dal parcheggio si scende lungo la ripida rampa in cemento e si tiene la destra percorrendo la stradina che costeggia il laghetto, che avremo sempre alla nostra sinistra.
Dopo il primo km di asfalto si prosegue costeggiando il lago su sterrato (non salire lungo la strada asfaltata). Al km 2 si tiene sulla destra l’edificio grigio.
Al km 2,500 si sale lungo il sentiero a destra per evitare l’area con i macchinari della cava abbandonando per 300 metri il lungolago.
Superata l’ area di cava e lasciando sulla dx l’impianto fotovoltaico, si scende lungo il pendio del terrapieno e si ritorna sul sentiero lungo il laghetto.
Da qui si procede fino al punto di partenza passando attraverso il plateatico del bar (non sarebbe consentito, ma …) e risalendo la breve e ripida rampetta in cemento per arrivare al punto di partenza.
Nota
In questo itinerario noi abbiamo descritto con una certa pignoleria i due percorsi tenendoli ben distinti anche per dare l’idea delle loro lunghezze. Una volta sul posto vi accorgerete che tra i due tracciati ci sono numerose “passerelle per passare dall’uno all’altro per fare un po’ di saliscendi (poca cosa, ma quanto basta per rompere il passo) o per percorrere anelli brevi per ripetute.
Punto di partenza
Lovadina, TV, in in Via Vecellio n. 56A , al Centro sportivo Le Bandie, parcheggio del Thai Si Hotel & Royal Thai SPA.
Profilo altimetrico
Pianeggiante (20 D+)
Mappa
Giro “alto”
Giro “basso”
Traccia GPS
qui
Punti di interesse
E’ l’intera area ad essere un “punto d’interesse”. Siamo, infatti, nel contesto di un impegnativo intervento di riqualificazione (anni ’70) di una cava che ha fornito gli inerti per la costruzione dell’adiacente autostrada Venezia – Longarone.
Il laghetto altro non è che l’acqua di una falda freatica che con lo scavo è stata portata in superficie e il suo livello risente delle precipitazioni del periodo (le due foto qui sotto sono state scattate in un periodi di secca eccezionale) .
L’intera area è adibita a centro sportivo molto frequentato da runner, camminatori e ciclisti e comprende anche un centro natatorio. Attraverso un sottopasso autostradale dovrebbe essere collegato ad un velodromo (la cui costruzione – 2024 – è ferma da qualche anno).
L’intera area è privata ma la proprietà permette l’accesso per lo svolgimento dell’attività sportiva e ricreativa. All’ingresso è presente un elegante albergo con SPA tailandese, un paio di ristoranti (orientale e locale) e un bar fronte-lago. Da poco (febbraio 2024) è stato riqualificato lo stabile posto all’stremità sud dell’area (in precedenza adibito a centro per sport d’acqua) ed adesso è presente un lounge bar (che si presta ad incontri … clandestini).
Autore
Gianni Marconato