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Panoramica

Seconda parte di una classica del trail running, le Due Rocche, un sentiero che è anche è una vecchia via di collegamento calcata da generazioni di contadini, pastori e boscaioli e che consente la traversata completa della catena collinare dei Colli Asolani dalla Rocca di Asolo alla Rocca di Cornuda.

Altri 13 k con 560 metri di dislivello positivo, prevalentemente su sterrato, a volte impervio, con brevi tratti di pendenza importante ma anche con lunghi tratti per la corsa trail. Nell’insieme un percorso un po’ più leggero della prima parte, Cornuda – San Giorgio.

Il giro di boa anche qui a San Giorgio, luogo ideale per godere il panorama sulla pianura trevigiana e per una breve sosta.

Chilometraggio

Km 13,200

Dislivello positivo

D+ 561 metri di dislivello positivo

Descrizione tecnica

Dal parcheggio indicato, con 1,5 k in leggera salita si arriva in centro ad Asolo, prima per un sentiero sterrato e poi per strada asfaltata.

In centro di Asolo si seguono le indicazioni “Rocca” e si imbocca una lunga scalinata di ben 280 scalini al termine della quale (senza arrivare alla Rocca che si lascia sulla destra) si prende la strada asfaltata a sinistra.

Il sentiero Due Rocche, identificato con il numero 1, non è ben segnalato e in alcune deviazioni si può sbagliare strada. Cercheremo di seguito di dare qualche indicazioni per limitare la possibilità di sbagliare (in ogni caso è difficile perdersi, tutt’al più si fa qualche centinaio di metri e un po’ di salita in più).

Imboccata la strada asfaltata, dopo una leggera salita, si arriva ad un bivio dove c’è una casa di mattoni sulla sinistra: qui si tiene la sinistra ….

… e dopo poco inizia un ampio sentiero sterrato lungo il quale si incontrano alcuni punti interessanti (il sentiero naturalistico Boscasolo, il Poggio panoramico, il colle di San Martino con i suoi camminamenti della Grande guerra, la torre di Santa Giustina). Si procede per questo sentiero per poco meno di un km fino ad immettersi in una strada asfaltata che si prende a sinistra e in salita per poco più di un chilometro …..

…. quando raggiunto un gruppo di case, si prende il sentiero sulla sinistra

Qui inizia un bel sentiero che si percorre in single track per un chilometro e mezzo con una deviazione segnalata per il sentiero 1

Lungo questo tratto, dopo poche centinaia di metri (foto sotto), si arriva ad un bivio: i due sentieri si ricongiungono poco dopo mezzo chilometro; il sentiero sulla destra (traccia rossa) è più impervio e aggiunge un po’ di salita, più tranquillo quello a sinistra (traccia blu) che abbiamo fatto noi.

Poco dopo il ricongiungimento dei due sentieri si arriva nuovamente ad un bivio con un grande albero al centro: qui si prende a destra per raggiungere San Giorgio (direzione non segnalata)

Per chi volesse percorrere l’intero sentiero delle Due Rocche evitando la salita a San Giorgio può tenere la sinistra quando 400 metri più avanti verso Forcella Mostaccin si incontra il sentiero in discesa da San Giorgio.

Giunti a San Giorgio avendo percorso poco meno di 7 K ed avendo fatto 470 metri di dislivello (sui 550 totali)si può godere dello stupendo panorama sulla pianura sottostante, sul Montello, sui Colli Berici ed Euganei e, se l’aria è pulita, anche sulla Laguna di Venezia.

Si ritorna ad Asolo per lo stesso tracciato ma con molto meno dislivello positivo da compiere.

Punto di partenza

Casella d’Asolo, dal parcheggio situato in via Manin, a pochi metri dalla Statale Schiavonesca.

Da qui parte un sentiero pedonale che porta in centro città.

Suggeriamo questo punto di partenza per non intasare i parcheggi del Centro Storico ma anche per fare un po’ di riscaldamento in vista delle salite che ci aspettano appena lasciato il centro della cittadina.

Profilo altimetrico

Mappa

Traccia GPS

qui

Punti di interesse

ROCCA DI ASOLO

La tradizione vuole che un originario complesso difensivo sorgesse qui fin dall’epoca preromana ma la data di costruzione della attuale Rocca è stata posta tra la fine del XII l’inizio del XIII secolo. Dopo la sconfitta dei Da Carrara, la Serenissima si rese conto dell’importanza strategica di Asolo per il controllo della terraferma, e completarono la cerchia muraria che rese la Rocca Braida ed Asolo un tutt’uno. Persa gradualmente l’importanza strategica, la struttura venne adibita a svariati usi diventando anche lazzaretto durante le continue pestilenze del cinquecento. Messa in disarmo nel 1650, Venezia tentò perfino di venderla a privati. L’ultimo restauro risale al 1994

da https://it.wikipedia.org/wiki/Rocca_di_Asolo

COLLE DI SAN MARTINO

Il colle di San Martino (che troviamo sulla nostra destra andando verso San Giorgio) faceva parte della linea di difesa, posta a Sud della dorsale dei Colli Asolani, denominata Collalto – San Martino, costituita da una lunga serie di camminamenti, gallerie e trincee, ancora oggi individuabili. In particolare per quanto riguarda il Poggio di San Martino è possibile rilevare ancora oggi segmenti di trincea, in buona parte riempiti da detriti, e camminamenti di raccordo.

Oltre alle linee di trincea, nel conglomerato calcareo della collina venne scavata anche una galleria, purtroppo allo stato attuale parzialmente crollata ed inagibile, che attraversava da un lato all’altro il rilievo, e che era destinata ad ospitare un pezzo di artiglieria puntato verso Nord.

Lungo l’intera linea di difesa Collalto – San Martino vennero scavate un numero rilevante di gallerie, atte a ricovero e deposito. Alla data del 14 gennaio 1918 si contavano nell’intera linea 129 ricoveri in caverna per una superficie utile di circa 1300 metri quadri. Numeri che rendono l’idea della mole enorme di lavori che vennero condotti nelle colline Asolane in pochi mesi. (Da http://www.asolo.it/sentieri-dei-colli-asolani/)

Poggio Panoramico

BOSCASOLO

ACCESSO: da sud via San Martino (località Ca’ Recantina); da nord sentiero n°1; da est località San Maurizio (baita alpini Asolo)
LUNGHEZZA: 6km solo sentiero BoscAsolo

Il progetto BoscAsolo nasce nel 2014 per promuovere e valorizzare, in particolare nelle nuove generazioni, la fruibilità dei boschi e delle aree agricole dei Colli Asolani rendendole consapevoli dei valori e del patrimonio ambientale, storico ed economico di questi luoghi.

BoscAsolo rappresenta quindi un’ opportunità per capire come il bosco e i terreni agricoli costituiscano, in passato come oggi, un patrimonio che va conosciuto, rispettato e valorizzato come risorsa anche per il futuro, a garanzia di una migliore qualità della vita.

(da http://www.asolo.it/sentieri-dei-colli-asolani/)

TORRE DI SANTA GIUSTINA

Poco si conosce della fortificazione di Santa Giustina di Asolo sita nell’ambito del territorio di Braida.
Le fonti documentarie ci dicono che dapprima possesso assieme alla Rocca e ad altri beni di Guercio Tempesta, avogaro del vescovo di Treviso, passò quindi al Comune di Treviso che poi la vendette al Vescovo stesso (1223). Della fortificazione a carattere esclusivamente militare e probabile elemento integrante del sistema difensivo della Rocca, rimangono ora visibili i resti di una torre quadrangolare e qualche tratto di cortina muraria

Autore

Gianni Marconato

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