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Panoramica

Anello di 15 k su vie scavate nella roccia sul monte Pasubio, teatro dei cruenti scontri nella Grande Guerra nel corso della Battaglia degli Altipiani (maggio – luglio 1916) in cui persero la vita 150.000 soldati italiani e 83.000 austriaci.

Si sale per la Strada delle 52 gallerie (Sentiero CAI 366, percorso di media difficoltà e segnalato EE/escursionisti esperti) e si scende per la strada degli Scarubbi (sentiero CAI 370).

La prima si sviluppa su fondo roccioso con pendenza media del 12% ma con tratti che raggiungono il 22% mentre la seconda è carrabile e presenta un fondo più omogeneo ed una pendenza pressoché costante del 10% tranne un chilometro centrale pianeggiante.

Chilometraggio

Km 14,5

Dislivello positivo

D + 784 metri

Descrizione tecnica

La strada delle 52 gallerie è lunga 6300 metri: 2300 sono in galleria, i restanti scavati nella roccia a mezza costa. Parte da una quota di 1216 metri e termina a 1928 metri, per un dislivello complessivo, contando i saliscendi dell’ultimo tratto, di 784 metri (1000 metri se percorsa da passo Xomo). È considerata un capolavoro di ingegneria militare.

Da Bocchetta Campiglia, attraverso un moderno portale d’ingresso, si imbocca la strada mulattiera che dopo alcuni tornanti raggiunge lo storico portale della prima galleria, costruito nel 1917. Entra ed esce continuamente dalle prime venti gallerie, alcune delle quali hanno uno sviluppo particolare (gallerie 12, 19, 20), fino a immettersi, a quota 1700 m, nell’impluvio della Val Camossara, che viene superata con un ampio giro tagliandone a mezza costa i ripidi pendii (gallerie 31 e 32).
Usciti dalla valle a quota 1842 m, la strada procede pressoché in piano sopra la tormentata e mirabile zona dei Vaj che sboccano sulla strada.

Dopo un ultimo tratto in leggera salita, spettacolare perché intagliato nella roccia precipite, che porta alla quota massima di 2000 m poco dopo la galleria 48, la strada scende rapidamente a Porte del Pasubio e quindi al rifugio Papa (1928 m) attraverso le tortuose gallerie 51 e 52. (Descrizione tratta da https://www.lorenzotaccioli.it/strada-delle-52-gallerie-info-complete/)

Nelle gallerie, per via del buio totale, è necessario utilizzare la luce frontale. La larghezza media del sentiero è di circa 2,5 metri, ma varia a seconda delle tratte.

Il rientro avviene per la Strada carrabile degli Scarubbi (sentiero CAI 370). E’ lunga 10,5 chilometri, parte alle Porte del Pasubio (1928 m). e arriva al Passo Xomo (1058 m).

Fu costruita nell’estate del 1915, durante la Prima guerra mondiale per avere un accesso alla zona sommitale del Pasubio e quindi alla prima linea. Veniva percorsa da autocarri in condizioni di particolare pericolo essendo esposta all’artiglieria austriaca del vicino Monte Maio. A causa della sua esposizione a nord non era utilizzabile durante l’inverno e per buona parte della primavera e per questo fu necessaria la costruzione della Strada delle 52 gallerie, molto più sicura ma non accessibile ai mezzi motorizzati.

Questa strada è continuamente attraversata da delle scorciatoie, piuttosto ripide, ma percorribili, che tagliano i tornanti disegnati dalla strada degli Scarubbi e si congiungono ai tratti successivi. Questo permette di ridurre il tempo di percorrenza.

(Descrizione tratta da https://www.lorenzotaccioli.it/strada-degli-scarubbi-informazioni-complete/)

Punto di partenza

Bocchetta Campiglia (oppure se si opta per passo Xomo si aggiunge una buona mezzora al tragitto e si arriva comunque al punto di partenza) dove si si può arrivare in auto (parcheggio a pagamento).
Da Schio (VI), si prende la S.P. 46 del Pasubio. Si passa per Valli del Pasubio e si prosegue fino a Ponte Verde (901 m). Prima di varcare il ponte si gira a destra percorrendo la strada che sale a Passo Xomo (1058 m). All’altezza dell’omonimo rifugio si prende a sinistra lungo la strada che porta a Bocchetta Campiglia (1216 m), oppure a piedi per il sentiero 366 il cui inizio è proprio a Passo Xomo (prendere in questo caso direzione Bocchetta Xetele, vedi tabelle segnavia poco dopo il rifugio).

La strada più agevole, percorsa anche da alcuni pullman privati, è la strada del Prà Lungo, che sale attraverso la Malga Rocchetta. Si consiglia di prendere questa strada, anche se richiede di allungare il tragitto di qualche decina di minuti: ci si risparmia infatti lo stress e il pericolo nel dover condividere con altre macchine una carreggiata troppo stretta.

Giunti al passo Xomo, in cui è presente un piccolo rifugio e una fontanella d’acqua, si può scegliere di parcheggiare l’automobile e raggiungere la Bocchetta Campiglia a piedi (consigliato!) attraverso uno dei due sentieri che cominciano subito dopo il rifugio.

Altrimenti è possibile proseguire in automobile lungo la strada che fiancheggia il rifugio passo Xomo e arrivare fino al parcheggio della Bocchetta Campiglia, che stanno ulteriormente ampliando. Qui il posteggio è a pagamento da maggio a fine settembre ad una tariffa unica di 6 euro per 24 ore.

Profilo altimetrico

Mappa

Traccia GPS

Punti di interesse

http://www.stradadellegallerie.it/

http://www.stradadellegallerie.it/la-strada-delle-52-gallerie/

A fine gennaio del 1917, nel pieno di uno degli inverni più freddi e nevosi del secolo, quando sul Pasubio c’erano
metri e metri di neve, iniziavano a Bocchetta Campiglia i lavori di costruzione di una nuova strada mulattiera.
Diventerà «la strada della Prima Armata», o anche, più semplicemente, la strada delle gallerie.

La sua costruzione, iniziata il 29 gennaio con l’invio di un primo plotone di venti uomini, arrivò a impiegare, con lo sciogliersi della neve e poi sopratutto l’estate, seicento uomini. Erano allora contemporaneamente in uso almeno quaranta martelli perforatori ad aria compressa, la cui distribuzione, mediante una rete di grosse tubazioni provenienti da una centrale di produzione costruita ai piedi della montagna, copriva l’intero percorso.

Nei dieci mesi dei lavori la 33ª compagnia ebbe quattro morti.

La strada delle gallerie (in realtà una mulattiera) è uno dei più famosi percorsi della cerchia prealpina, unica nel suo genere. Oltre che dalla ardita e impensabile concezione del tracciato, e dall’immenso lavoro di scavo, l’escursionista è continuamente attratto, quando non c’è nebbia, da un panorama mutevole e spesso mozzafiato che egli può ammirare da un ballatoio naturale sempre nuovo. Lo sguardo spazia fra creste, guglie e precipizi fino agli altri gruppi montuosi, ma anche ai dolci pendii collinari e alla pianura. La galleria più lunga è la diciannovesima che, come la ventesima, si avvolge più volte su sé stessa formando una spirale ascendente nella roccia.

https://it.wikipedia.org/wiki/Strada_degli_Scarubbi

Rifugi di appoggio
All’arrivo: Rifugio Generale Achille Papa, a Porte del Pasubio (1928 m), dove termina la strada delle gallerie. Di proprietà del CAI, Sezione di Schio.
Prima della partenza, a Passo Xomo: Rifugio Passo Xomo

Autore

Luigino Menegon

Foto di Luigino Menegon

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