Spread the love
     
 
 
       

Panoramica:

Un percorso panoramico di 9,5 Km con 429 m.d+, per l’80% su sterrato, con vista sulla conca di Milies, sulle Prealpi, sul Piave e sulla pianura trevigiana. L’itinerario parte da Milies, imboccando la forestale subito dopo l’abitato, per poi proseguire in salita fino alla vetta del Monte Vallina, passando prima per la casa Miliana e la località Poset. Dopodiché si continua scendendo lungo l’anello della conca, superando Valpiana e fino a ritornare al borgo, infine si percorre la zona della fattoria di Milies chiamata Pra’ Fenil. Consiglio un paio di scarpe da trekking o trail running ed una risorsa idrica.

Chilometraggio:

9,5 Km

Dislivello complessivo:

429 m.d+

Panorama visto dal Prà Fenil

Descrizione tecnica:

Si parte da Piazza Tigli a Milies, dove si ha lasciato il proprio mezzo.

Con la piazza alle spalle si prosegue così verso sinistra per 200 m., si raggiunge l’Osteria da Romolet visibile sulla destra e si prende la stradina sterrata a sinistra.

Si prosegue poi per 2,3 Km di salita non impegnativa, dopodiché al bivio, dove è presente il cartello Via Esca, si tiene la destra. Successivamente si segue sempre il sentiero principale raggirando la casa Miliana (sempre sulla destra). C’è un favoloso punto panoramico in prossimità di un monumento nelle vicinanze della posa della stessa casa Miliana, con vista sulla vallata fino al Piave.

Da qui la salita si fa più ripida e insidiosa a causa dei ciottoli presenti lungo il sentiero. Si sale così per 800 m. e si raggiungono il capitello e la borgata della località Poset, altro ottimo punto per ammirare la vallata, il Piave e la pianura.

Si prosegue sul sentiero che prosegue dietro il capitello per 500 m. e si raggiunge il punto più alto del nostro itinerario, la vetta del Monte Vallina (1.067mt s.l.m.), con la possibilità, durante le giornate limpide, di ammirare fin la laguna Veneta.

Panorama dalla cima del Monte Vallina

Dopo lo scollinamento si prosegue per 700 m., si imbocca il sentiero a destra con le indicazioni per Milies, si ritorna sull’anello della conca di Milies e si prosegue verso sinistra.

In questo tratto si può ammirare una bellissima visione panoramica di Milies, e, dopo 1,4 Km, prendendo il sentiero sulla sinistra, si può visitare anche il Capitello sul Mas. Si ritorna poi sul percorso principale e si continua per 600 m. passando per la località Valpiana, si svolta a destra verso Milies, si percorre l’asfalto per 1 Km e si svolta a destra nella stradina sterrata, tra le case che porta alla chiesa del Borgo.

Arrivati al luogo sacro dedicato a “Santa Maria Ausiliatrice”, si prosegue raggiungendo così la zona del Prà Fenil, un tratto di 1,1 Km tra i recinti della fattoria di Milies, con la possibilità di vedere daini, alpaca, caprette ed altri animali da fattoria. Dopodiché si arriva all’asfalto di Via 24 Maggio, si svolta a sinistra e, dopo 260 m., si ritrova, sulla sinistra, Piazza dei Tigli, luogo dove si ha lasciato il mezzo.

Punti di partenza

Piazza Tigli Milies

Fontanella di Piazza dei Tigli

Fontanelle d’acqua potabile

In piazza dei Tigli (Non funzionante il giorno che ho tracciato il percorso)

Consiglio una risorsa idrica perché non ci sono fontanelle durante il percorso.

Mappa

Traccia gps:

Per Google Maps

Traccia Gpx Download

Punti d’interesse:

Borgo Milies

Genuinità e tradizione si respirano nel piccolo borgo, posto ad un’altitudine di 700 m s.l.m. Il suo nome deriva probabilmente dal latino miles-militis, cioè soldato. 

Antichi documenti storici riportano una citazione di Cesare in cui egli afferma di aver reclutato degli ottimi soldati nella valle di Feltria durante il suo passaggio verso nord. Il fondo lastricato della mulattiera (dove a tratti si possono ancora oggi notare i solchi del passaggio delle slitte), che da Riva Grassa attraverso il bosco porta appunto a Milies, è quasi certamente di origine romana. L’abitato di Milies si trova ai piedi del Monte Doc e Monte Cesen che fino a 12.000 anni fa erano ricoperti da un ghiacciaio. Dallo scioglimento del ghiaccio e dall’inevitabile trasporto dei detriti pietrosi a valle si sono formati i terreni moreni, su cui oggi sorge il borgo e dove risiedevano i primi abitanti di Segusino.

Fino alla fine degli anni ’50 la piazzetta del borgo era uno stagno d’acqua, denominata Laguna, che serviva per il fabbisogno casalingo della popolazione e come abbeveraggio per gli animali.

Oggi, sulle case in pietra, delle immagini in bianco e nero riportano scene di vita rurale e ricordano com’era il piccolo borgo un tempo.

Arrivati a Milies ci si può godere la tranquillità del piccolo borgo passeggiando tra le viuzze acciottolate e i cortili che nella bella stagione si colorano di fiori e di rose, quest’ultime che si arrampicano sui muri di pietra delle abitazioni. Dal punto di vista artistico merita la visita la Chiesetta di Santa Maria Ausiliatrice, conosciuta anche come Chiesetta degli Alpini. Posta su una piccola altura e risalente al 1875, è stata costruita su una preesistente cappella che ancora oggi conserva all’interno dipinti di putti angelici, un medaglione raffigurante Santa Lucia e rappresentazioni di Gesù Cristo. L’altare veneto-barocco è datato oltre 100 anni prima della costruzione della chiesa.

Fonte: veneto360.land

Monte Vallina

Dalla cima del monte Vallina, (1.067mt s.l.m.) anche se priva di classica croce, si può ammirare la vallata del Piave, il Massiccio del Grappa, i colli Asolani e, nelle giornate limpide, si riesce vedere anche la laguna Veneta. Ad est si trova il massiccio del Monte Cesen ed a Nord il Monte Zogo (o Doch), a 1.394 m.s.l.m..

La località Poset, subito sotto, ha il nome collegato al termine posa, infatti fino agli inizi degli anni ’70 sul piccolo piazzale tra le case vi erano due pose, una delle quali alimentata da una piccola vena d’acqua.

Capitello sui Mas

Valpiana

Chiesetta Maria Ausiliatrice o degli Alpini

Altenative:

Per chi volesse un’alternativa più grintosa con chilometraggio ed un dislivello più elevato, sempre percorrendo questa favolosa zona, vi ripropongo il nostro Itinerario n.61: Segusino, Trodo delle acque, Monte Zogo, Monte Vallina, Segusino

Autore:

Mirco Salvador

Print Friendly, PDF & Email

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *